La Sabina
La Tuscia
Notevoli le risorse della Tuscia, solcata dalle consolari Cassia e chiusa ad Est dal Tevere, un’area corrispondente alla provincia di Viterbo, fino a comprendere l’area all’estremo nord della provincia di Roma, circostante la zona del lago di Bracciano. Terra antica dove prosperarono non solo genti etrusche ma anche i Falisci, prediletta dai potenti Farnese oltre che da altre famiglie nobiliari, tra le quali i Ruspoli. La valenza ambientale dell’area è testimoniata dalla presenza di numerosi parchi e aree protette, dal Parco Naturale Regionale di Bracciano Martignano alla Riserva Naturale Regionale del Lago di Vico alle Forre di Corchiano, dal Monumento Naturale Valloni della via Francigena di Capranica al Parco Naturale Regionale della Valle del Treja. È inoltre patrimonio naturale Unesco la Faggeta vetusta Monte Cimino, a Soriano del Cimino. Il territorio è caratterizzato da una ricettività diffusa articolata in agriturismo, B&B, case vacanze.
A livello architettonico spicca senz’atro la pentagonale mole del Palazzo Farnese di Caprarola del Vignola, che domina il panorama fino al Monte Soratte, ma anche il Castello Orsini-Odescalchi di Bracciano, uno dei meglio conservati d’Italia.
Non ancora valorizzata appieno la antica civiltà falisca che a Civita Castellana viene riproposta nel Museo Archeologico dell’Agro Falisco, gestito dal Polo Museale del Lazio: insieme al Museo Etrusco di Villa Giulia a Roma, è il più importante spazio espositivo della civiltà falisca. La ceramica per la quale gli antichi abitanti di Faleria erano noti nell’antichità sopravvive oggi nel Distretto della Ceramica che vede il proprio fulcro nella moderna Civita Castellana. Di pregio il Castello Ruspoli di Vignanello.
Straordinaria la varietà delle produzioni tipiche dove primeggiano nocciole e castagne dei Monti Cimini, olio e vino. Tra le preparazioni si segnalano il frittellone di Civita Castellana, la pizza di Pasqua della Tuscia (dolce e a formaggio), la zuppa di ceci con castagne e cicoria, il pecorino e la porchetta viterbese, il fagiolo a carne di Fabrica di Roma, il prosciutto dei Monti Cimini, la porchetta viterbese, la pizza a fiamma di Vejano.
Attengono al mondo rurale ma anche alla devozione le maggiori manifestazioni folkloristiche del territorio: la sagra della nocciola di Caprarola, il carnevale dei nasi rossi di Ronciglione, la festa dei Santissimi Eufizio e Filippo Neri di Carbognano, la sagra della castagna di Canepina, la sagra del ceciarello di Vejano.