Il Ministro degli Affari esteri Antonio Tajani apre e presenzia la manifestazione spostata a marzo 2024.

Creare economie circolari a livello territoriale basate su un wedding tourism sostenibile e di qualità fuori dai circuiti delle grandi città, promuovendo il Made in Italy dell’eccellenza italiana: questo il focus di “Green Weddings 2023”.

La manifestazione, che sarà ospitata al Palazzo dei Congressi di Roma Eur, accoglierà istituzioni, aziende, operatori del wedding per progettare una comune azione sinergica di sviluppo di questo segmento turistico specifico, per il rilancio, il sostegno e la promozione del Sistema Italia.

Il primo convegno “Il Destination Wedding nella promozione del Made in Italy” sarà aperto e presenziato dal Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani ed avrà come tema principale la relazione tra lo sviluppo del mercato internazionale del wedding tourism e sviluppo della produzione italiana di eccellenza.
“Abiti, location, enogastronomia: l’Italia promuove da sempre nel mondo l’eleganza e la qualità del Made in Italy; i matrimoni “green”, organizzati nelle arre limitrofe alle grandi destinazioni, possono diventare il volano per il rilancio economico di vari settori – sottolinea il Presidente della Fondazione Green Weddings ETS Armando Soldaini – ma i servizi erogati devono essere caratterizzati da altissima professionalità. I territori che intendono candidarsi per questa operazione devono sostenere l’upgrade del sistema di ospitalità e di offerta”.

Nel secondo convegno “Wedding tourism: regioni, borghi e territori”, istituzioni, amministratori, operatori, aziende potranno confrontarsi su strategie, best practice, programmi per consentire ai territori di attrezzarsi al meglio per affrontare e vincere la competizione globale.

“Nella nostra proposta – segnala Soldaini – l’elemento culturale deve prevalere su quello meramente organizzativo: in collaborazione con i borghi e le comunità locali si esalta l’esperienza dei valori dell’autenticità, della tradizione soprattutto agreste, della memoria; quella biodiversità territoriale, in sostanza, che troviamo solo nel nostro Paese. Crediamo fermamente che impostando l’offerta in questo modo si possa creare un’importante opportunità di sviluppo di tutto il sistema”.

Sempre il 4 novembre sarà organizzato il 1° Wedding Planners European Congress. Per la prima volta in Europa gli operatori del settore del wedding avranno occasione di incontrarsi, per aggiornarsi e scambiarsi reciproche informazioni, e creare reti che possano contribuire allo sviluppo del settore, a beneficio di tutti gli attori coinvolti.

“L’attenzione del Governo è massima per un settore strategico come quello del wedding – conferma Sergio Caci, incaricato dal ministro Antonio Tajani di seguire il progetto per conto del Ministero degli Affari esteri – settore che ha bisogno quindi della vicinanza delle istituzioni, a livello centrale e locale. Ci coordineremo con il Ministero del Turismo, già coinvolto nel progetto, ma anche con il Ministero della Cultura e il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, oltre che con gli enti regionali e altre istituzioni quali il Comitato delle Regioni, che accoglie i rappresentanti di regioni e comuni in Italia ed Europa. Questa occasione potrà servire per capire dove il governo deve investire nuove risorse”.

L’Italia è già forte nel settore del turismo dei matrimoni di lusso per coppie straniere. Nel 2022 si parla di un fatturato di 599 milioni di euro. “Il costo medio sostenuto è di 55 mila euro – ricorda Daniela Battaglioni, direttore editoriale di Travel Quotidiano, media partner dell’evento assieme a ItaliAbsolutely – questo progetto può incrementare la domanda di un mercato medio, orientato a proposte di matrimoni green, sostenibili ed esperienziali, in un ambiente rurale incontaminato non lontano dalle grandi destinazioni”.

Fabio Ridolfi, vicepresidente della Fondazione, con esperienza ventennale nel settore, ricorda che “il matrimonio è un’industria importante per l’Italia e la sinergia con le istituzioni fa sì che possa divenire ancora più importante e trainante soprattutto per le regioni del Centro e Sud”.

Sinergia, dunque, tra le istituzioni e gli operatori, e focalizzazione sull’elemento culturale. “I form territoriali – segnala Soldaini – dovranno avere ciascuno una propria specificità: in questo modo un’offerta di wedding tourism di qualità che “si sposi” con il Genius loci può risultare vincente”.