
Codice del paesaggio: nuova tutela per l’area tra la via Aurelia ed il lago di Bracciano
Nuova tutela per l’area tra la via Aurelia ed il lago di Bracciano
Nuova tutela per un’area di 5mila ettari tra i Comuni di Cerveteri, Fiumicino e Anguillara, a seguito della recente dichiarazione di notevole interesse pubblico da parte della Commissione regionale per la tutela del patrimonio culturale del Lazio, sulla base delle documentazioni fornite dalla Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio per la provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale.
Un provvedimento che riguarda un territorio, compreso tra il lago di Bracciano e il Mar Tirreno, che ancora conserva un’alta qualità paesaggistica, riconducibile ai tratti tipici della Maremma meridionale laziale. È costituito da una sequenza orografica da zone pre-costiere ad aree di colline vulcaniche, inframmezzate da zone umide.
Un ambito che comprende i borghi fortificati di Tragliata e di Castel Campanile e diffuse e articolate presenze archeologiche esistenti nell’area tra la via Aurelia e il confine con Anguillara, risalenti a un lungo arco cronologico che va dal VII sec. a.C. alla tarda età imperiale.
Resti ben rintracciabili sui terreni, utilizzati fino ad oggi, esclusivamente a fini agricoli.
L’area è attraversata, ed in parte delimitata, da due assi viari antichi di notevole importanza, ricalcati dall’odierno tracciato di via di Castel Campanile e di via di Casale S. Angelo, collegati tra loro da una strada pavimentata che dall’antico sito di Tragliata raggiungeva l’importante insediamento di Castel Campanile, ancora oggi visibile nelle vicinanze dell’odierno casale del Castellaccio.
Si tratta di assi viari che erano funzionali alla vita di numerosi insediamenti antichi, residenziali e rustici, che già dall’epoca etrusca hanno determinato la vocazione agricola di questo specifico territorio, proseguita ininterrottamente fino ad oggi.
Le componenti naturali e antropiche e la loro interrelazione sono aspetti che per secoli hanno caratterizzato il territorio dell’Agro Romano e che conservano ancora un soddisfacente livello di integrità, tale da determinare un insieme paesaggistico di notevole pregio.
Il provvedimento recepisce pienamente il dettato costituzionale, in quanto indica, nella dichiarazione la necessità di salvaguardare i valori paesaggistici di un’area che ancora mostra i caratteri culturali, storici e identitari del territorio di riferimento, più diffusamente presenti in passato nell’Agro Romano e in queste aree ancora chiaramente riconoscibili.