Sono 430 le cantine attive nel Lazio con oltre 18mila ettari coltivati e ben 36 denominazioni di Vini Dop, Igp e Docg.

Una filiera importante che la Regione Lazio intende valorizzare attraverso un progetto di semplificazione delle denominazioni. Il Lazio presenta una grande varietà di vitigni coltivati con denominazioni suddivise in tre Docg, 27 Dop e 6 Igp. Molte etichette Dop e Igp non sono più rivendicate oppure sono richieste per piccoli volumi che sono difficili da sfruttare per una valorizzazione della filiera laziale.

Il programma di intervento sulla filiera vitivinicola proposto da Arsial, l’agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura del Lazio e dalla direzione regionale Agricoltura è stato approvato dalla Giunta Regionale con il fine di semplificare la filiera per migliorare il suo inserimento sul mercato internazionale.

Il lavoro si svolgerà in due fasi. La prima fase prevede il controllo di tutti i perimetri delle Dop e Igp vitivinicole regionali e il completamento della georeferenziazione di tutti gli areali produttivi. In linea con la transizione digitale, sarà inoltre effettuato il passaggio dalle mappe alle immagini satellitari ad altissima risoluzione. La seconda fase invece prevede una completa copertura dei territori viticoli con un minor numero di denominazione.
“Il consolidamento delle centinaia di piccole cantine nate nel Lazio negli ultimi anni, alcune delle quali già di alta reputazione sul mercato, potrà essere conseguito solo condividendo strategie comuni a livello territoriale”. Commenta Giancarlo Righini, Assessore regionale all’Agricoltura.

“La mancata razionalizzazione delle DO/IG vitivinicole è un fattore di ulteriore frammentazione della filiera, che non solo ostacola lo sviluppo dei consorzi di tutela (cui la UE demanda ulteriori funzioni anche nella sfera enoturistica), ma limita anche l’accesso alle risorse per la promozione delle nostre eccellenze sui mercati internazionali”. Ha commentato Massimiliano Raffa commissario straordinario di Arsial.

In questo ambito, la Regione Lazio ha anche stanziato fondi per la promozione dell’enoturismo che serviranno per l’attivazione di servizi avanzati per dare sostegno e visibilità alle cantine, rafforzandone i circuiti.